La svinatura è una delle fasi più importanti nella produzione del vino. Consiste nel separare il vino fermentato dai residui soliti. Nasce così il “vino fiore” che passerà attraverso altre fasi di maturazione necessarie per concludere il processo di vinificazione. Il mio processo creativo si chiama SVinARTe e attraversa tre fasi: la ricerca, lo studio e, perché no, la degustazione. Mi chiamo Silvana, sono un’artigiana.
Scrivo per sentire, disegno per vedere, invento per credere.
I vini in purezza nascono da una sola e singola varietà
di uve come il Barolo che proviene da uve Nebbiolo
coltivate in una zona limitata delle Langhe.
Sono 11 i Comuni delle Langhe in cui l’uva Nebbiolo diventa Barolo e sono distribuiti su un’area di circa 1700 ettari: Cherasco, Verduno, Roddi, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Diano d’Alba, Barolo, Novello, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba.
Nel 1979 Gianni Brera definiva la provincia di Pavia una provincia a forma di grappolo d’uva. L’Oltrepò Pavese
è situato a Sud, gli ultimi acini di questa meravigliosa terra che non restituisce solo tradizioni e paesaggi incantevoli, ma anche ottimi vini. Buttafuoco, vino di carattere forte.
Pigiare a piedi nudi non è solo tradizione. È la festa dei sapori, dei sensi e dell’amicizia spontanea. I miei piedi sono sempre ancorati alla tradizione, che non vuol dire nostalgia ma semplicemente tenere viva la memoria.
Ispirata alla Cappella del Barolo. La Cappella fu costruita nel 1914 come riparo e rifugio per i lavoratori dei vigneti circostanti. Fu ristrutturata nel 1999 e trasformata per mano di due abili artisti, Sol LeWitt e David Tremlett chiamati da Bruno Ceretto.
Guazzo è una tecnica pittorica difficile da padroneggiare e richiede grande sicurezza nel disegno e abilità nell’esecuzione.
E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino,
per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino.
Dedicata a Lucio Dalla.
La Bonarda è semplice e piacevole.
Si accomoda con tutti i piatti regionali lombardi perché
ha buon gusto.
Il Castello di Barolo ospita il Museo del Vino che offre
ai visitatori un’opportunità unica per conoscere la storia
del vino Barolo. Quattro piani e venticinque stanze,
fra luce e buio, cultura e tradizione, suggestioni e poetica.
Veste colorata questa etichetta che evoca non solo la vinificazione in purezza, ma anche i colori di una terra, il Salento, ricca di sfumature.
Il gioco della palla basca è diffusissimo in Spagna, ma molto popolare anche in alcune regioni francesi e nell’America latina ed è praticato in numerose varianti.
Da qui nasce il mio Merlot, uno dei vitigni a bacca rossa più versatili e diffusi al mondo. Gioca un ruolo fondamentale quando assemblato con Cabernet Franc o Sauvignon ottenendo così vini di grande spessore e pregio.
Due sovrani del mondo del vino, spalla a spalla*.
* Spalla è la parte più pronunciata della Bordolese considerata la bottiglia perfetta per vini rossi pregiati.
Ha la stoffa della ribelle perché il suo animo è giovane,
allegro e vivace. *
*Le tipologie più conosciute della Barbera sono
la Barbera d’Asti e la Barbera d’Alba, ma esiste anche
la Barbera Vivace che è un rosso giovane,
allegro e vivace.
L’Aglianico del Vulture è la più celebre eccellenza enologica della Basilicata, prodotta in una zona montuosa vulcanica, in provincia di Potenza, dominata dalla presenza del Monte Vulture.
Il vino è la luce del sole tenuta insieme dall’acqua.
Pino Daniele, a ogni concerto, chiedeva sempre una bottiglia di Brunello di Montalcino, un vino dalla personalità complessa e raffinata come la sua continua ricerca di suoni e timbri musicali innovativi.
Nasce così Tarumbò una neologia creata da Pino che unisce i generici musicali che più lo hanno influenzato e reso speciale, come il Brunello.
L’areale del Lacryma Christi ha una dimensione pittoresca, caratterizzata dai toni verdi dell’Appennino Campano fino all’azzurro mare Tirreno. In questa cornice domina la selvaggia bellezza del Vesuvio, circondato da numerose leggende e da sempre conosciuto per i sapori e aromi dei suoi vini.*
Anche il maestro della Pop Art, Andy Warhol, dedica al Vesuvio e alla città di Napoli “Vesuvius”, una delle opere più iconiche realizzate dall’artista.
* Fonte: Gazzetta Ufficiale, Anno 157°, N° 301, Disciplinare Dop Vesuvio.
L’opera di Andy Wahrol è esposta al Museo Bosco di Capodimonte, la mia qui.
Illustrazione: Silvana Vescovi
silvanavescovi69@gmail.com
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